7.1 - I SERVIZI DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
a) DSM - Dipartimento di Salute Mentale
Il DSM rappresenta l’assetto delle strutture proprie dell’Assistenza Psichiatrica della ATS- Agenzia Tutela Salute.
E’ dotato di strutture ospedaliere, ambulatoriali, domiciliari, residenziali e semiresidenziali. E’ diretto da un Direttore, il quale assicura il coordinamento fra le articolazioni organizzative ed è responsabile di tutte le attività svolte dal Dipartimento nonché della gestione delle risorse assegnate.
Il budget del DSM viene stabilito annualmente dal suo direttore con la direzione generale dell’ATS, sulla base di indicazioni regionali e in funzione degli obiettivi prefissati, previa valutazione dei risultati raggiunti. In proposito va precisato che, nonostante l’assenza di una precisa indicazione nel Progetto Obiettivo 98-2000, in sede di stesura della norma il Ministro della Sanità e le Regioni si sono assunti l’impegno formale di destinare almeno il 5% del Fondo Sanitario Nazionale per le attività dei DSM.
E’ opportuno rivolgersi sempre al DSM del proprio territorio
b) Carta dei servizi
La Direzione del Dipartimento provvede alla stesura e relativa diffusione della carta dei servizi della ATS di appartenenza per quanto riguarda la parte inerente i servizi di salute mentale. La carta dei servizi comprende come minimo:
- La descrizione delle strutture presenti, con modalità di accesso e orari;
- La descrizione delle priorità del DSM e delle principali attività svolte;
- L’indicazione dei responsabili;
- Le modalità di segnalazione dei reclami e l’impegno a dare loro risposta.
(Si rammenta che, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 3 della legge 241/90 e s.m.i., e, dall’art. 328 del codice penale (come modificato dalla legge 26 aprile 1990 n. 86), la risposta scritta deve pervenire entro il termine di novanta giorni dalla data di ricezione della richiesta)
- L’indicazione dei tempi di attesa prevedibili;
- I costi per gli utenti;
- L’impegno dei DSM a stabilire rapporti di collaborazione con le associazioni dei famigliari, degli utenti e di volontariato.
c) CSM (CPS – Centro Psico Sociale)
E’ una struttura sanitaria che svolge attività di assistenza in regime ambulatoriale e domiciliare a favore di pazienti psichiatrici adulti.
E’ la sede del progetto terapeutico individuale e degli interventi psicofarmacologici, psicoterapeutici e socio-terapeutici ambulatoriali, nonché il centro organizzativo degli interventi a domicilio e nelle comunità alloggio; collabora al “progetto terapeutico” dei propri pazienti ricoverati nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura e nelle Comunità Terapeutiche.
Collabora con l’Organizzazione Distrettuale e con i Medici di Medicina Generale.
E’ il primo interlocutore della popolazione ed è il luogo in cui sono espresse le domande di assistenza provenienti dalle singole persone o dal loro entourage familiare, professionale, sociale e scolastico. Eroga prestazioni di accoglienza, visite specialistiche, colloqui psicologici, presa in carico del paziente ed elaborazione dei progetti terapeutici, valutazione per inserimenti residenziali e semiresidenziali, terapie farmacologiche, visite a domicilio, ecc.
Gli orari di apertura variano a seconda del CSM (CPS), ma dovrebbe essere attivo, per interventi ambulatoriali e/o domiciliari, almeno 12 ore al giorno, per sei giorni la settimana (ad esempio, al momento in cui scriviamo, il CPS di Besana Brianza (MB) è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 20.00, il sabato dalle ore 8.00 alle 12.30. La domenica è chiuso).
Se il malato ha una crisi e il famigliare chiede un intervento a domicilio dello psichiatra e questo non viene, si può configurare il reato di omissione di soccorso.
Tra le varie azioni di intervento che il CSM (CPS) deve effettuare, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, vi è quella di adottare programmi di aiuto alle famiglie con malati psichiatrici per sostenere i gravi carichi assistenziali che esse affrontano quotidianamente.
d) Ambulatorio psichiatrico
Ha le stesse funzioni del Centro Psico Sociale, però con orari ridotti (chiuso il sabato e anche un altro giorno della settimana). E’ ubicato sul distretto di referenza del CPS (ha sede in un comune e fa da riferimento anche per o Comuni limitrofi).
e) Day Hospital
E’ una struttura semiresidenziale (non ospedaliera) per accertamenti diagnostici e trattamento terapeutico a medio e lungo termine. E’ utilizzata da pazienti con disturbi psichici sub-acuti e ha lo scopo di facilitare le dimissioni di pazienti gravi o con concomitanti patologie mediche che necessitano ancora di monitoraggio. Per alcuni pazienti si pone in alternativa al SPDC.
- E’ aperto almeno 8 ore al giorno per 6 giorni la settimana.
- E’ collegato con il CSM (CPS) e con l’SPDC ed è dotato di posti letto per le emergenze.
f) Centro Diurno
Si tratta di una struttura semiresidenziale di tipo socio-assistenziale con funzioni terapeutiche-riabilitative collocata in ambito territoriale.
Accoglie pazienti psichiatrici nelle ore diurne su proposta dell’équipe terapeutica che li ha in cura nel Centro di Salute Mentale. Rappresenta uno dei trattamenti privilegiati per alcune forme di psicosi e per le schizofrenie, in quanto consente di curare i pazienti, senza allontanarli completamente dalla famiglia.
La cura consiste nel ricreare le condizioni emotive e psicologiche, affinché il malato possa condurre una vita affettiva, familiare e sociale migliore, recuperando quelle abilità che sono andate perdute.
La finalità dei laboratori del Centro Diurno è sempre terapeutico-riabilitativa ma, a seconda della patologia del paziente e delle caratteristiche di detto “Centro”, può essere orientata verso un’attività clinica o verso un intervento di preformazione lavorativa. Il lavoro clinico, diretto sia ai pazienti che ai loro famigliari, e la riabilitazione sono mirati anche ad un recupero sociale.
Tali Centri possono essere dati in gestione al privato sociale, sempre sotto la responsabilità dei DSM.
Sono aperti almeno 8 ore al giorno per 6 giorni la settimana.
g) S.P.D.C. - Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura costituisce il presidio ospedaliero dedicato alle cure ed è in stretto collegamento con il DEA - Dipartimento di Emergenza e Accettazione del pronto soccorso.
E’ situato presso un ospedale e accoglie i pazienti in situazioni di crisi che richiedono una terapia urgente e che hanno bisogno di trattamenti ospedalieri.
Eroga Trattamenti Sanitari Volontari e Obbligatori (Trattamento Sanitario Obbligatorio – TSO – vedere “Informazioni utili per l’assistenza psichiatrica” cap. 12).
Dispone di un numero non superiore a 16 posti letto ed è dotato di adeguati spazi per attività comuni.
Il ricovero avviene per iniziativa e su invio dei medici del CSM (CPS), del Medico di famiglia, tramite il 112 o spontaneamente.
Ogni Servizio Dipartimentale Psichiatrico dispone, per le esigenze di diagnosi e cura ospedaliera del proprio territorio, di un S.P.D.C. .
Per un ricovero che richieda una lunga durata con cure appropriare, e per un significativo recupero del malato, al momento, non esistono strutture intermedie ma solo Case di Cura private ad indirizzo neuro-psichiatrico e Comunità Terapeutiche, entrambe sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
E’ compito del medico curante e degli assistenti sociali adoperarsi per trovare al malato un posto libero in una Casa di Cura o nelle Comunità Terapeutiche per poter continuare le cure. Molto spesso, però, per mancanza di posti liberi, o per mancanza di risorse economiche, dopo il ricovero in S.P.D.C., si tende a rimandare a casa la persona malata benché ancora bisognosa di cure e tutt’altro che migliorata. Pertanto, se non si è in grado di assistere al domicilio il proprio congiunto e, se non è garantita la continuità terapeutica con l’assistenza domiciliare o con l’inserimento in altra struttura idonea, occorre opporsi alle dimissioni. L’opposizione va effettuata con lettera raccomandata (vedere il fac-simile allegato al presente volume).
h) 112
Il 112, servizio telefonico di pronto intervento territoriale, è, insieme al Medico di base, il servizio di assistenza di primo livello.
A differenza del Medico di base, al 112 vi si ricorre nelle emergenze-urgenze psichiatriche. Esso deve essere utilizzato con modalità ben definite qualora la patologia si estrinsechi in stati di alterazione tali che non consentono al soggetto di autovalutarsi e di acconsentire ad un approccio volontario alla struttura.
Il Ricorso al 112 può avvenire per:
1.Emergenza che riguarda persona non nota alla struttura pubblica (persone disagiate senza fissa dimora, situazioni non chiare di pertinenza psichiatrica con o senza altra malattia somatica, primi episodi di scompenso acuto in persone non seguite dalla struttura pubblica – cioè dal (Centro Psico Sociale). Il personale del 112 andrà sul posto, valuterà il caso e disporrà l'invio alla struttura più idonea;
2.Emergenza che riguarda persona già seguita dalla struttura pubblica: questa persona, ovvero i suoi famigliari, devono rivolgersi direttamente al CSM (CPS), che valuterà il caso e disporrà il da farsi (ascolto telefonico, visita e terapia a domicilio, ricovero ospedaliero o in Day Hospital, in SPDC, accoglienza in altra struttura anche per breve osservazione, consulenza internistica o chirurgica ecc.). Se il ricorso al CSM (CPS) non è possibile si ricorre al 112.
In caso di crisi acuta, se il malato non consente ad essere accompagnato al pronto soccorso, è possibile chiamare la guardia medica (Tel. 112) - che è attivo 24 ore su 24, precisando che si tratta di un caso psichiatrico.
L’intervento di personale specializzato a domicilio è molto importante perché spesso riesce a tranquillizzare il malato evitando un eventuale ricovero o a rendere il ricovero stesso meno traumatico.
i) Pronto Soccorso
Si trova nell’ospedale pubblico di zona, è aperto 24 ore su 24.
Uno psichiatra ha l’obbligo di reperibilità ed in caso di chiamata deve intervenire immediatamente. In caso di crisi di particolare gravità, se il paziente è consenziente, può essere accompagnato direttamente al Pronto Soccorso, se non è consenziente occorre chiamare la Guardia Medica. Lo psichiatra del Pronto Soccorso, se lo riterrà necessario, potrà provvedere al ricovero in SPDC – Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura -, se non lo ritiene necessario il malato fa ritorno a casa.
i) Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile
Ha l’importantissimo compito della diagnosi precoce nel caso di danni neuromotori, di disturbi ed anomalie dello sviluppo affettivo e relazionale e nella patologia neurologica ed epilettica in particolare. Attua interventi terapeutici e di appoggio alla famiglia. Ci si rivolge a tale struttura per i bambini dalla nascita fino ai 18 anni.
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