CICLO DI INCONTRI PER FAMILIARI DI PERSONE CON DISTURBI PSICHIATRICI E OPERATORI DEL SETTORE

Diagnosi plurime: Disabilità intellettiva associata a disturbo psichiatrico

Relazione Dott.ssa Silvana Mazzoleni: Psicologa clinica senior specializzata in riabilitazione psichiatrica

Lissone, 30 Marzo 2019

Dopo l'intervento del professor Mansi non so se presentarmi come mamma adottiva di un giovane autistico o come psicologa, con lunga esperienza: tutte e due.
Diciamo che la mia vita è caratterizzata da una doppia diagnosi e quindi dall’essere familiare di una persona autistica con problematiche comportamentali.
Come dice il professor Manzi le persone autistiche hanno un funzionamento mentale interessante; infatti io che vivo 24 ore al giorno con lui e vedo capacità che altri non vedono.... ma vedo anche i servizi sociali che mi dicono: “ci dispiace è troppo difficile: non è psichiatrico, non è disabile, non è il servizio adatto per lui, dovremmo trovare... impegnatevi a trovare il servizio adatto per lui!”
Lui mi dice: “Io qui ci sto da Dio a me piacciono queste educatric!i”
E io che gli devo dire: “eh no, ma tu lì non li non puoi andarci più”
“Perché non mi sono comportato bene? che cosa ho fatto?”

Non sono venuta qui per parlarvi dei miei problemi personali. e quindi deve essere un
Abbiamo detto che questo ciclo di incontri vuole essere una formazione, un'informazione, per i caregiver, ovvero per i familiari che assistono e curano: quindi semplicemente vi dico che vi parlo nel mio doppio ruolo di familiare e di libera professionista che su Lissone sta collaborando con l' associazione Giulia Matteo e con la cooperativa Gioele (che vedo in sala rappresentata da molti operatori e dalla direttrice che ringrazio).
Ai molti familiari che incontro per conto dell' associazione Giulia e Matteo voglio dare delle risposte alle domande che loro mi pongono o nei colloqui individuali che faccio con queste famiglie o nei gruppi di auto mutuo aiuto, laddove però capisco che da sola non posso dare tutte le risposte alle complessità dei temi che la famiglia ci porta. Famiglie di persone con doppia diagnosi quindi famiglie di giovani disabili i quali, magari ad un dato punto della loro vita, cominciano ad avere problematiche comportamentali e psichiatriche: in questi casi la famiglia chiedea noi associazioni che vogliamo dare un sostegno: “Ma che cosa possiamo fare? A quale servizio possiamo rivolgerci per la cura farmacologica per la gestione delle crisi quotidiane di
ansia e di aggressività? In casa tutto il giorno non può stare e non vuole stare: dove possiamo trovare un aiuto giornaliero, un servizio quotidiano per i nostri ragazzi?”


Personalmente conoscevo la realtà della cooperativa Donghi che sul territorio dà un servizio di risposta a queste persone e quindi ho proposto all'associazione che ci fosse in questo primo incontro. Si è trattato fin dall’inizio questo tema perché molte delle famiglie della Associazione Giulia e Matteo sono rappresentate nella doppia diagnosi e quindi che ci fosse con me un medico psichiatra che potesse rispondere alle vostre molte domande che vi invito a fare.
Inoltre avremo la coordinatrice del Centro Socio Occupazionale della Cooperativa Donghi: questo servizio territoriale ci racconterà come funziona il servizio e che persone accoglie.
Sono contenta che ci sia anche la cooperativa Gioele perché molte persone con disabilità associata a disturbi psichiatrici sono inseriti nei servizi che la cooperativa nel territorio offre alle persone disabili: quindi cioè senza che ci sia la parte psichiatrica... però insomma con grande sforzo qualche risposta questa cooperativa le sta dando.

Quindi ciò che chiedete a me quando ci si vede nell'incontro individuale, ora vi chiedo di parlarne col dottor Mansi.

Ora lascerei la parola alla coordinatrice del Centro Socio Occupazionale della cooperativa Donghi che ci illustrerà una possibilità di risposta a quelle domande che la famiglia si pone.