Linee guida regionali luglio 2021 principali definizioni
ll Distretto
Le linee guida sottolineano
che il Distretto deve configurarsi come la sede fisica, facilmente
riconoscibile e accessibile dai cittadini, di valutazione del bisogno locale
(che deve avvenire con il coinvolgimento dei sindaci al fine di rendere
effettiva la programmazione locale), della programmazione territoriale e
dell’integrazione dei professionisti sanitari (MMG/PLS, specialisti
ambulatoriali, infermieri, assistenti sociali, ecc.). Si prevede l’istituzione
di un Distretto ogni 100.000 abitanti nell’ambito del quale troveranno
collocazione: dipartimento di cure primarie; assistenza specialistica
ambulatoriale; prevenzione individuale; prevenzione e cura tossicodipendenze;
consultori familiari; attività rivolte a disabili e anziani; attività rivolte
agli adolescenti; medicina dello sport; centrale operativa territoriale;
assistenza domiciliare integrata; valutazione multidisciplinare; cure
palliative; medicina di comunità – infermiere di famiglia; assistenza
farmaceutica; assistenza protesica.
Le Case della comunità
Le Case della comunità
andranno a rimodulare l’esperienza oggi rappresentata dai Presst e diventeranno
lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare
ai malati affetti da patologie croniche. Sarà una struttura fisica in cui opereranno
team multidisciplinari di MMG/PLS, medici specialistici, infermieri di
comunità, altri professionisti e assistenti sociali. In relazione alle
indicazioni del PNRR le linee guida prevedono di individuarne una almeno ogni
50.000 abitanti.
Le Centrali Operative Territoriali (COT)
Le Centrali Operative
Territoriali (COT), configurate come punti di accesso fisici e digitali
collocati all’interno dei singoli distretti, saranno lo strumento facilitante
l’accesso del cittadino al Sistema delle cure territoriali. In particolare
avranno la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi
sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di
emergenza-urgenza; garantiranno e coordineranno la presa in carico dei pazienti
“fragili”, rilevando i bisogni di cura e assistenza e garantendo la continuità
del percorso assistenziale tra Ospedale e Territorio con il coinvolgimento
degli enti locali e degli enti del terzo settore