COME COMPORTARSI IN CASO DI "CRISI"
Doverosa premessa
Se, pur nella drammaticità e concitazione del momento, tutto procede senza grossi intoppi alcuni dei consigli indicati nel seguito potrebbero sembrare troppo drastici ed inutilmente conflittuali con il personale preposto ad accudire il nostro congiunto.
Inutile dire che non è questo il nostro intento!
Per quanto possibile, occorre sempre mantenere i migliori rapporti con il personale e le istituzioni: troppo spesso i familiari scaricano sul personale medico la loro frustrazione per essere coinvolti in una situazione praticamente ingestibile; questo atteggiamento complica inutilmente i rapporti personali ed impedisce l’instaurarsi di quella collaborazione che è necessaria per un intervento efficace ed efficiente sul paziente.
D’altro canto, i familiari non devono neppure sentirsi in eccessiva soggezione nei confronti del personale medico o addirittura, come talvolta accade, ipotizzare che le proprie rimostranze possano ritorcersi sul malato! Non è così… e se mai proprio questo mai dovesse accadere, vi sono i tempi e i modi per reagire e gestire la situazione efficacemente…
Se il nostro congiunto presenta sintomi acuti (agitazione, confusione, comportamenti anormali e potenzialmente pericolosi per sé e/o per gli altri) come dobbiamo agire?